Post by babyara on Oct 4, 2006 21:44:26 GMT 1
Titolo: Punishment
Autore: babyara
Rating: NC-17 - pwp
WARNING: Incest
Pairing: Jared Leto - Shannon Leto
Beta: come sempre, Taurie, la donna più puccia dell'universo ^.-
Dedicata a: Chiara, perchè questa fic è nata dopo una serata in chat con lei e io gliel'avevo promessa, perciò... eccola qui ^.^
Disclaimer: non conosco Jared e Shannon e tutto ciò che ho scritto è frutto di fantasia.
*****
Quando il ragazzo entrò, la stanza era in penombra, nell’aria aleggiava un leggero odore di fumo.
Fece qualche passò, fino a che lo vide… seduto sul letto, la schiena appoggiata ai cuscini, una gamba lasciata penzolare di lato in modo sensuale.
Gli si avvicinò, appoggiandosi con noncuranza al comodino, nei suoi occhi la passione a stento trattenuta. La voglia di quel corpo, del suo calore, della stretta del suo abbraccio.
- Ti stavo aspettando Jared. –
- Lo so Shannon. – rispose senza però muoversi.
I suoi occhi si limitavano ad osservare ogni linea di quel corpo che conosceva così bene, mentre la sua voglia aumentava.
Shannon prese qualcosa da sotto il cuscino facendolo poi dondolare di fronte al viso di Jared.
- Te le avevo promesse, nuove… - un sorriso malizioso sul viso di Shannon, al quale Jared rispose passandosi la lingua sulle labbra.
Si staccò dal comodino, restando fermo, in piedi, di fronte al fratello.
- Spogliati per me. – sussurrò quest’ultimo.
Jared non se lo fece ripetere due volte. Lentamente iniziò a slacciare i bottoni della camicia, piano, con gesti sensuali, proprio come piaceva a Shannon, che guardava con bramosia ogni suo movimento.
Si fece scivolare la camicia dalle spalle, mandandola a finire sul pavimento, un oggetto ormai dimenticato. Poi, lentamente si girò, dando la schiena a Shannon. Si abbassò in avanti, slacciando le scarpe, sapendo che, così facendo, lo avrebbe fatto impazzire.
Shannon, infatti, non resistette alla provocazione. Si alzò in piedi e, afferrandolo per i fianchi, lo tirò contro di sé, iniziando a muovere il bacino contro le natiche di Jared.
- Sei un porco Jared… vuoi proprio farti scopare… -
- Sì. Da te sempre… lo sai… - amava quel gioco tra di loro, amava sentire suo fratello parlargli in quel modo.
E tra loro era sempre così. Si conoscevano così bene, che, nessuno dei due, si sentiva minimamente in imbarazzo con l’altro. Non c’erano gesti misurati, parole misurate… tutto era spontaneo, ed era questo che entrambi amavano del loro rapporto.
Shannon allungò una mano verso il comodino, prendendo una delle bacchette che vi aveva appoggiato. Non se ne separava mai, facevano parte di lui. Ne fece scivolare la punta sulla colonna vertebrale di Jared, delicatamente, senza premere, mentre sentiva quel corpo fremere sotto quel debole tocco.
Quando si allontanò da lui, tornando a sedersi sul letto, sorrise nel sentire il gemito di frustrazione di Jared.
- Bastardo. – mormorò il ragazzo.
- E’ per questo che ti piaccio tesoro. Finisci di spogliarti. –
Senza aggiungere altro, Jared fece quello che Shannon gli aveva detto. Togliendosi tutto quello che aveva ancora addosso e restando nudo davanti a lui.
Shannon si lasciò scivolare sul bordo del letto, mettendosi a sedere a gambe larghe e, preso Jared per un polso, lo attirò a sé. Lo fece sistemare in modo da averlo girato di fianco, per poter giocare con quel corpo a suo piacimento.
Con la bacchetta iniziò a tracciargli disegni sul petto… piccoli cerchi attorno ai capezzoli, senza però mai toccarli. Scese ancora più giù, attorno all’ombelico… e ancora più giù, sul bacino, senza mai sfiorare le parti più sensibili di Jared.
Godeva nel vedere il corpo di Jared eccitato nelle sue mani, nel vedere il sesso duro del fratello che non chiedeva altro che di essere preso in bocca, ma Shannon lo sapeva, non era ancora ora. Avevano tempo, tutta la notte a loro disposizione, anche se Jared era impaziente.
- Shan per favore… - parole sussurrate, divise dai gemiti strozzati che non riusciva a trattenere.
Inarcò di più la schiena quando sentì una mano di Shannon accarezzargli le natiche, cercava il contatto, voleva solo essere preso, lì, subito, in quel momento.
Non voleva aspettare ancora, ma Shannon non era dello stesso avviso. Avvicinò la bacchetta all’entrata di Jared, stuzzicandolo, senza però andare oltre.
- Cazzo Shan… ahhhhh… - l’urlò uscì senza che nemmeno Jared provasse a trattenerlo. Sentì il dolore forte e pungente del primo colpo ed ancora più dolore quando Shannon lo colpì con la bacchetta per la seconda volta. Ci stava mettendo molta forza e l’unica cosa che poteva fare era urlare ad ogni colpo.
- Ti piace vero? – bisbigliò Shannon. Con la mano aperta lo stava accarezzando la dove la bacchetta aveva lasciato i segni.
- Sei… uno… stronzo… - mormorò Jared con quel poco di voce che riusciva ad usare.
Lentamente Shannon lo allontanò da sé, alzandosi in piedi.
- Lo so… - gli bisbigliò all’orecchio prima di morderglielo – e pensa che non è ancora finita. Voglio farti impazzire questa notte Jared… voglio farti godere come un matto… voglio sentire il tuo corpo contorcersi sotto le mie mani… -
- E allora scopami Shan… cazzo scopami… - bisbigliò Jared.
- Dopo. – rispose Shannon, prendendolo tra le braccia e baciandolo con passione.
Jared si strinse al fratello con tutta la forza che aveva, mentre Shannon lo accarezzava rudemente. Le loro lingue si sfioravano, ritraevano, poi si cercavano ancora, in una danza senza fine.
Quando si staccarono entrambi avevano il respiro più corto, gli occhi lucidi di passione.
Shannon accarezzò una guancia di Jared, poi gli passò la lingua sulle labbra.
- Sdraiati sul letto. A gambe aperte… voglio vederti pronto per me… -
Jared fece quello che il fratello gli aveva detto, quasi ipnotizzato dalla sua voce e dai suoi occhi. In fin dei conti non riusciva mai a dirgli di no e questo Shannon lo sapeva bene.
Si sdraiò sul letto, allargando le gambe mentre, con le mani si accarezzava il petto.
In un attimo Shannon si sedette a cavalcioni su di lui, afferrandolo per i polsi e spingendogli sopra la testa.
- No, no… non ti ho detto di toccarti mi pare. –
Con una mano bloccòi polsi di Jared, mentre con l’altra prese le manette dal comodino. Si rialzò solo dopo averlo ammanettato alla testiera del letto.
- Vediamo se stai un po’ fermo ora. –
Jared, che aveva cercato di divincolarsi dalla presa di Shannon senza troppa convinzione, sorrise.
- Ora cosa mi vuoi fare? –
- Farti godere… - mormorò Shannon.
L’uomo si alzò, i suoi occhi incollati a quelli del fratello, la lingua ancora una volta passata sulle labbra. Senza fretta si tolse tutto ciò che aveva addosso, restando nudo di fronte a Jared, il quale non riusciva a smettere di muoversi nonostante il bruciore che gli provocava il contatto delle lenzuola con le natiche martoriate dalla bacchetta di Shannon. Lo voleva, voleva sentirlo. Aveva bisogno delle mani di Shannon sul suo corpo, aveva bisogno di sentirlo dentro di sé.
- Shannon ti prego… vieni qui, toccami… -
Il sorriso malizioso che si dipinse sul volto del fratello fece capire a Jared che quella sera non c’era verso. Nemmeno gli occhi più dolci di questo mondo avrebbero convinto Shannon a fare ciò che voleva. Non lo aveva mai visto così testardamente deciso, e questo, se possibile, lo fece eccitare ancora di più.
Con mosse feline Shannon salì sul materasso, sistemandosi tra le gambe di Jared. Aveva ripreso la bacchetta, che ora stringeva in mano. La appoggiò sulle labbra del giovane invitandolo ad aprire la bocca. Jared non se lo fece ripetere due volte, aprì la bocca, leccando la punta della bacchetta per poi richiudervi sopra le labbra, muovendo la testa avanti ed indietro.
- Guardati Jay… sei talmente eccitante… -
Jared si limitò a stringere gli occhi, continuando a succhiare la bacchetta, fino a quando Shannon non gliela tolse di bocca, iniziando ad usarla per giocare con i capezzoli di Jared che subito si inturgidirono al tocco. Jared chiuse gli occhi, abbandonando la testa all’indietro.
- Mmmmm, Shan ti prego… -
L’uomo continuò a sorridere mentre andava a stuzzicare l’altro capezzolo, per poi scendere piano e passargli la punta della bacchetta su tutta la lunghezza del sesso di Jared ormai duro. Si soffermò sulla punta già bagnata, facendo gemere Jared più forte.
Sapeva che l’aveva portato quasi al limite, lo era anche lui. Guardare quel corpo perfetto contorcersi sotto le sue mani lo faceva impazzire.
Senza dire una parola si alzò ed uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. L’unica cosa che sentì erano le urla di Jared che lo richiamava indietro. Shannon però non le ascoltò, scese in cucina e risalì solo dieci minuti dopo, in mano un tubetto di panna.
Tornò a sistemarsi tra le gambe di Jared appoggiando il tubetto di fianco al fratello, che aveva gli occhi chiusi e dipinta sul volto una finta espressione imbronciata.
- Mi vuoi? – gli chiese Shannon con voce sensuale.
- Vaffanculo Shan! – la secca risposta di Jared.
- Sì, con te, fra un attimo. – aggiunse ancora l’uomo ridendo.
Conosceva talmente bene il fratello, che sapeva perfettamente come fare a farlo tornare suo. Si sdraio sul suo corpo, gemendo sulle labbra quando i loro sessi si sfiorarono. Prese il labbro di Jared tra i denti, succhiandolo e fissando gli occhi in quelli ora spalancati di Jared.
Shannon gli prese il viso tra le mani, la sua lingua già nella bocca di Jared, ancora in cerca della sua. Si staccò dal bacio solo per scendere a leccargli il collo, a morderlo, godendo di tutti i gemiti che gli uscivano dalla bocca.
- Shan… cazzo Shan… -
L’uomo si rialzò mentre Jared diede uno strattone alle manette, voleva toccarlo, voleva toccare quel corpo che amava. Leccargli i capezzoli, prendere il suo cazzo in bocca e farlo impazzire.
- Shan voglio toccarti… -
- Non questa sera. – rispose il fratello prendendo il tubetto di panna.
Lo agitò un attimo, per poi spruzzarla sui capezzoli di Jared. Iniziò a leccarla con avidità, mentre sentiva Jared inarcare la schiena, per cercare più contatto con lui. Lasciò un’altra striscia di quella dolce crema su tutto il petto del fratello, fino alla punta del suo sesso.
La leccò tutta, le mani appoggiate ai fianchi di Jared, per tenerlo fermo. Si fermò solo quando ebbe finito.
Jared era senza fiato, gli occhi chiusi, sul volto un’espressione di puro piacere. Shannon lo osservò. Quella sera aveva ottenuto ciò che voleva, lo aveva fatto impazzire. Ed ora si meritava un premio.
Entrò in lui con un colpo secco e veloce, che fece urlare Jared. Si fermò, per un solo attimo, fino a quando lo sentì rilassarsi.
Iniziò a muoversi piano, le mani che accarezzavano in continuazione il petto di Jared, le dita che gli stringevano i capezzoli. Voleva tutto di lui. E voleva da lui tutto.
Jared muoveva i fianchi al ritmo delle spinte di Shannon, che si abbassò, baciandolo con passione. I colpi sempre più forti e la mano si Shannon si chiuse sul suo sesso.
Bastò quello a farli venire entrambi, i loro nomi urlati. Shannon si abbandonò sul corpo di Jared, gli occhi chiusi e la testa appoggiata alla guancia.
- Ti amo Jay. – gli sussurrò all’orecchio.
- Anche io ti amo Shannon. – gli rispose.
Restarono immobili per qualche minuto a godere degli effetti dell’orgasmo, poi Shannon liberò i polsi di Jared, dandogli baci delicati sui segni lasciati dalle manette.
Si sdraiò sul materasso, tirandoselo vicino. Jared appoggiò la testa sul petto di Shannon, baciandolo stancamente.
- Perché mi hai picchiato e legato stasera? – gli chiese.
- Perché mi fai impazzire di paura ogni volta che ti arrampichi Jay, lo sai. – gli rispose Shannon sorridendo.
Jared si rialzò sui gomiti dando una pacca leggera sul fianco di Shannon.
- Non credi sia ora di cambiare scusa per punirmi? – gli chiese malizioso.
Shannon finse di rifletterci.
- D’accordo, vorrà dire che la prossima volta ti punirò perché ti lamenti delle mie scuse. –
Entrambi scoppiarono a ridere e Jared tornò ad appoggiarsi al petto del fratello.
- E quando sarà la prossima volta Shan? – gli chiese chiudendo gli occhi.
- Presto Jay, molto presto. – gli rispose Shannon chiudendo gli occhi a sua volta.
Fine…
Autore: babyara
Rating: NC-17 - pwp
WARNING: Incest
Pairing: Jared Leto - Shannon Leto
Beta: come sempre, Taurie, la donna più puccia dell'universo ^.-
Dedicata a: Chiara, perchè questa fic è nata dopo una serata in chat con lei e io gliel'avevo promessa, perciò... eccola qui ^.^
Disclaimer: non conosco Jared e Shannon e tutto ciò che ho scritto è frutto di fantasia.
*****
Quando il ragazzo entrò, la stanza era in penombra, nell’aria aleggiava un leggero odore di fumo.
Fece qualche passò, fino a che lo vide… seduto sul letto, la schiena appoggiata ai cuscini, una gamba lasciata penzolare di lato in modo sensuale.
Gli si avvicinò, appoggiandosi con noncuranza al comodino, nei suoi occhi la passione a stento trattenuta. La voglia di quel corpo, del suo calore, della stretta del suo abbraccio.
- Ti stavo aspettando Jared. –
- Lo so Shannon. – rispose senza però muoversi.
I suoi occhi si limitavano ad osservare ogni linea di quel corpo che conosceva così bene, mentre la sua voglia aumentava.
Shannon prese qualcosa da sotto il cuscino facendolo poi dondolare di fronte al viso di Jared.
- Te le avevo promesse, nuove… - un sorriso malizioso sul viso di Shannon, al quale Jared rispose passandosi la lingua sulle labbra.
Si staccò dal comodino, restando fermo, in piedi, di fronte al fratello.
- Spogliati per me. – sussurrò quest’ultimo.
Jared non se lo fece ripetere due volte. Lentamente iniziò a slacciare i bottoni della camicia, piano, con gesti sensuali, proprio come piaceva a Shannon, che guardava con bramosia ogni suo movimento.
Si fece scivolare la camicia dalle spalle, mandandola a finire sul pavimento, un oggetto ormai dimenticato. Poi, lentamente si girò, dando la schiena a Shannon. Si abbassò in avanti, slacciando le scarpe, sapendo che, così facendo, lo avrebbe fatto impazzire.
Shannon, infatti, non resistette alla provocazione. Si alzò in piedi e, afferrandolo per i fianchi, lo tirò contro di sé, iniziando a muovere il bacino contro le natiche di Jared.
- Sei un porco Jared… vuoi proprio farti scopare… -
- Sì. Da te sempre… lo sai… - amava quel gioco tra di loro, amava sentire suo fratello parlargli in quel modo.
E tra loro era sempre così. Si conoscevano così bene, che, nessuno dei due, si sentiva minimamente in imbarazzo con l’altro. Non c’erano gesti misurati, parole misurate… tutto era spontaneo, ed era questo che entrambi amavano del loro rapporto.
Shannon allungò una mano verso il comodino, prendendo una delle bacchette che vi aveva appoggiato. Non se ne separava mai, facevano parte di lui. Ne fece scivolare la punta sulla colonna vertebrale di Jared, delicatamente, senza premere, mentre sentiva quel corpo fremere sotto quel debole tocco.
Quando si allontanò da lui, tornando a sedersi sul letto, sorrise nel sentire il gemito di frustrazione di Jared.
- Bastardo. – mormorò il ragazzo.
- E’ per questo che ti piaccio tesoro. Finisci di spogliarti. –
Senza aggiungere altro, Jared fece quello che Shannon gli aveva detto. Togliendosi tutto quello che aveva ancora addosso e restando nudo davanti a lui.
Shannon si lasciò scivolare sul bordo del letto, mettendosi a sedere a gambe larghe e, preso Jared per un polso, lo attirò a sé. Lo fece sistemare in modo da averlo girato di fianco, per poter giocare con quel corpo a suo piacimento.
Con la bacchetta iniziò a tracciargli disegni sul petto… piccoli cerchi attorno ai capezzoli, senza però mai toccarli. Scese ancora più giù, attorno all’ombelico… e ancora più giù, sul bacino, senza mai sfiorare le parti più sensibili di Jared.
Godeva nel vedere il corpo di Jared eccitato nelle sue mani, nel vedere il sesso duro del fratello che non chiedeva altro che di essere preso in bocca, ma Shannon lo sapeva, non era ancora ora. Avevano tempo, tutta la notte a loro disposizione, anche se Jared era impaziente.
- Shan per favore… - parole sussurrate, divise dai gemiti strozzati che non riusciva a trattenere.
Inarcò di più la schiena quando sentì una mano di Shannon accarezzargli le natiche, cercava il contatto, voleva solo essere preso, lì, subito, in quel momento.
Non voleva aspettare ancora, ma Shannon non era dello stesso avviso. Avvicinò la bacchetta all’entrata di Jared, stuzzicandolo, senza però andare oltre.
- Cazzo Shan… ahhhhh… - l’urlò uscì senza che nemmeno Jared provasse a trattenerlo. Sentì il dolore forte e pungente del primo colpo ed ancora più dolore quando Shannon lo colpì con la bacchetta per la seconda volta. Ci stava mettendo molta forza e l’unica cosa che poteva fare era urlare ad ogni colpo.
- Ti piace vero? – bisbigliò Shannon. Con la mano aperta lo stava accarezzando la dove la bacchetta aveva lasciato i segni.
- Sei… uno… stronzo… - mormorò Jared con quel poco di voce che riusciva ad usare.
Lentamente Shannon lo allontanò da sé, alzandosi in piedi.
- Lo so… - gli bisbigliò all’orecchio prima di morderglielo – e pensa che non è ancora finita. Voglio farti impazzire questa notte Jared… voglio farti godere come un matto… voglio sentire il tuo corpo contorcersi sotto le mie mani… -
- E allora scopami Shan… cazzo scopami… - bisbigliò Jared.
- Dopo. – rispose Shannon, prendendolo tra le braccia e baciandolo con passione.
Jared si strinse al fratello con tutta la forza che aveva, mentre Shannon lo accarezzava rudemente. Le loro lingue si sfioravano, ritraevano, poi si cercavano ancora, in una danza senza fine.
Quando si staccarono entrambi avevano il respiro più corto, gli occhi lucidi di passione.
Shannon accarezzò una guancia di Jared, poi gli passò la lingua sulle labbra.
- Sdraiati sul letto. A gambe aperte… voglio vederti pronto per me… -
Jared fece quello che il fratello gli aveva detto, quasi ipnotizzato dalla sua voce e dai suoi occhi. In fin dei conti non riusciva mai a dirgli di no e questo Shannon lo sapeva bene.
Si sdraiò sul letto, allargando le gambe mentre, con le mani si accarezzava il petto.
In un attimo Shannon si sedette a cavalcioni su di lui, afferrandolo per i polsi e spingendogli sopra la testa.
- No, no… non ti ho detto di toccarti mi pare. –
Con una mano bloccòi polsi di Jared, mentre con l’altra prese le manette dal comodino. Si rialzò solo dopo averlo ammanettato alla testiera del letto.
- Vediamo se stai un po’ fermo ora. –
Jared, che aveva cercato di divincolarsi dalla presa di Shannon senza troppa convinzione, sorrise.
- Ora cosa mi vuoi fare? –
- Farti godere… - mormorò Shannon.
L’uomo si alzò, i suoi occhi incollati a quelli del fratello, la lingua ancora una volta passata sulle labbra. Senza fretta si tolse tutto ciò che aveva addosso, restando nudo di fronte a Jared, il quale non riusciva a smettere di muoversi nonostante il bruciore che gli provocava il contatto delle lenzuola con le natiche martoriate dalla bacchetta di Shannon. Lo voleva, voleva sentirlo. Aveva bisogno delle mani di Shannon sul suo corpo, aveva bisogno di sentirlo dentro di sé.
- Shannon ti prego… vieni qui, toccami… -
Il sorriso malizioso che si dipinse sul volto del fratello fece capire a Jared che quella sera non c’era verso. Nemmeno gli occhi più dolci di questo mondo avrebbero convinto Shannon a fare ciò che voleva. Non lo aveva mai visto così testardamente deciso, e questo, se possibile, lo fece eccitare ancora di più.
Con mosse feline Shannon salì sul materasso, sistemandosi tra le gambe di Jared. Aveva ripreso la bacchetta, che ora stringeva in mano. La appoggiò sulle labbra del giovane invitandolo ad aprire la bocca. Jared non se lo fece ripetere due volte, aprì la bocca, leccando la punta della bacchetta per poi richiudervi sopra le labbra, muovendo la testa avanti ed indietro.
- Guardati Jay… sei talmente eccitante… -
Jared si limitò a stringere gli occhi, continuando a succhiare la bacchetta, fino a quando Shannon non gliela tolse di bocca, iniziando ad usarla per giocare con i capezzoli di Jared che subito si inturgidirono al tocco. Jared chiuse gli occhi, abbandonando la testa all’indietro.
- Mmmmm, Shan ti prego… -
L’uomo continuò a sorridere mentre andava a stuzzicare l’altro capezzolo, per poi scendere piano e passargli la punta della bacchetta su tutta la lunghezza del sesso di Jared ormai duro. Si soffermò sulla punta già bagnata, facendo gemere Jared più forte.
Sapeva che l’aveva portato quasi al limite, lo era anche lui. Guardare quel corpo perfetto contorcersi sotto le sue mani lo faceva impazzire.
Senza dire una parola si alzò ed uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. L’unica cosa che sentì erano le urla di Jared che lo richiamava indietro. Shannon però non le ascoltò, scese in cucina e risalì solo dieci minuti dopo, in mano un tubetto di panna.
Tornò a sistemarsi tra le gambe di Jared appoggiando il tubetto di fianco al fratello, che aveva gli occhi chiusi e dipinta sul volto una finta espressione imbronciata.
- Mi vuoi? – gli chiese Shannon con voce sensuale.
- Vaffanculo Shan! – la secca risposta di Jared.
- Sì, con te, fra un attimo. – aggiunse ancora l’uomo ridendo.
Conosceva talmente bene il fratello, che sapeva perfettamente come fare a farlo tornare suo. Si sdraio sul suo corpo, gemendo sulle labbra quando i loro sessi si sfiorarono. Prese il labbro di Jared tra i denti, succhiandolo e fissando gli occhi in quelli ora spalancati di Jared.
Shannon gli prese il viso tra le mani, la sua lingua già nella bocca di Jared, ancora in cerca della sua. Si staccò dal bacio solo per scendere a leccargli il collo, a morderlo, godendo di tutti i gemiti che gli uscivano dalla bocca.
- Shan… cazzo Shan… -
L’uomo si rialzò mentre Jared diede uno strattone alle manette, voleva toccarlo, voleva toccare quel corpo che amava. Leccargli i capezzoli, prendere il suo cazzo in bocca e farlo impazzire.
- Shan voglio toccarti… -
- Non questa sera. – rispose il fratello prendendo il tubetto di panna.
Lo agitò un attimo, per poi spruzzarla sui capezzoli di Jared. Iniziò a leccarla con avidità, mentre sentiva Jared inarcare la schiena, per cercare più contatto con lui. Lasciò un’altra striscia di quella dolce crema su tutto il petto del fratello, fino alla punta del suo sesso.
La leccò tutta, le mani appoggiate ai fianchi di Jared, per tenerlo fermo. Si fermò solo quando ebbe finito.
Jared era senza fiato, gli occhi chiusi, sul volto un’espressione di puro piacere. Shannon lo osservò. Quella sera aveva ottenuto ciò che voleva, lo aveva fatto impazzire. Ed ora si meritava un premio.
Entrò in lui con un colpo secco e veloce, che fece urlare Jared. Si fermò, per un solo attimo, fino a quando lo sentì rilassarsi.
Iniziò a muoversi piano, le mani che accarezzavano in continuazione il petto di Jared, le dita che gli stringevano i capezzoli. Voleva tutto di lui. E voleva da lui tutto.
Jared muoveva i fianchi al ritmo delle spinte di Shannon, che si abbassò, baciandolo con passione. I colpi sempre più forti e la mano si Shannon si chiuse sul suo sesso.
Bastò quello a farli venire entrambi, i loro nomi urlati. Shannon si abbandonò sul corpo di Jared, gli occhi chiusi e la testa appoggiata alla guancia.
- Ti amo Jay. – gli sussurrò all’orecchio.
- Anche io ti amo Shannon. – gli rispose.
Restarono immobili per qualche minuto a godere degli effetti dell’orgasmo, poi Shannon liberò i polsi di Jared, dandogli baci delicati sui segni lasciati dalle manette.
Si sdraiò sul materasso, tirandoselo vicino. Jared appoggiò la testa sul petto di Shannon, baciandolo stancamente.
- Perché mi hai picchiato e legato stasera? – gli chiese.
- Perché mi fai impazzire di paura ogni volta che ti arrampichi Jay, lo sai. – gli rispose Shannon sorridendo.
Jared si rialzò sui gomiti dando una pacca leggera sul fianco di Shannon.
- Non credi sia ora di cambiare scusa per punirmi? – gli chiese malizioso.
Shannon finse di rifletterci.
- D’accordo, vorrà dire che la prossima volta ti punirò perché ti lamenti delle mie scuse. –
Entrambi scoppiarono a ridere e Jared tornò ad appoggiarsi al petto del fratello.
- E quando sarà la prossima volta Shan? – gli chiese chiudendo gli occhi.
- Presto Jay, molto presto. – gli rispose Shannon chiudendo gli occhi a sua volta.
Fine…